Unicredit sceglie l’austerity
Ad Unicredit soffia aria di austerity, cosa piuttosto anomala, ma senza dubbio gradita da molti dei suoi correntisti. Dopo il taglio della parte variabile dello stipendio dei primi 8 manager dell’istituto, una mossa che di fatto ha diminuito di netto quasi il 70% delle retribuzioni per il 2012, adesso l’intenzione (non si sa fino a che punto condivisa da tutti i diretti interessati) vede un taglio del 50% circa sempre alla stessa voce ma per altri 115 manager di Unicredit. quello dei bonus è un argomento particolarmente controverso che è scoppiato e si è fatto sempre più allarmante proprio in virtù della crisi che ha visto i bancari protagonisti e con loro una duplice verità: maxi licenziamenti e razionalizzazioni da una parte e maxi bonus e premi produzione (da chiarire quale produzione viste le sempre più frequenti perdite) per i manager che spesso avevano speculato in maniera sbagliata e azzardata a danno dei correntisti, dall’altra.