Segnali positivi dalla banca dati dell’Osservatorio Immobiliare per la Lombardia

Segnali positivi dalla banca dati dell’Osservatorio Immobiliare per la Lombardia

Segnali positivi arrivano dalla banca dati dell’Osservatorio Immobiliare per quanto riguarda le quotazioni degli immobili in Lombardia. Il dato è stato annunciato sul sito dell’ANCE, che ha promosso l’iniziativa.

I dati sono a disposizione dei proprietari degli immobili in vendita: basta scaricare l’e-book che si troverà sul sito. Lo studio effettuato confrontando quanto presente nella banca dati dimostra che ci sono i primi, timidi, segnali per un cambiamento di rotta nel mercato immobiliare.

Nella regione Lombardia l’effetto sarà particolarmente importante: le compravendite immobiliari rappresenteranno una voce della ricchezza prodotta in Regione, portando di conseguenza interessanti benefici, anche in vista dell’EXPO di Milano.

La novità dalla banca dati delle quotazioni immobiliari non è una sorpresa: da tempo, la Regione ha attuato delle riforme che hanno consentito un maggior accesso al mercato immobiliare, rispondendo allo stesso tempo alle vertenze del settore edilizio.

Nella stessa direzione, sono partiti gli incentivi per chi decideva di vendere il proprio appartamento, oppure di ristrutturarlo per aumentarne il valore immobiliare. Il risultato è, secondo l’ Osservatorio Immobiliare, un indice di ricchezza pari all’1% di quanto si guadagna in Lombardia.

I dati stridono con una media nazionale che parla di ribassi. Anche nei grandi centri della Lombardia si sono avuti dei cali, ma questi sono risultati più contenuti, evitando così i salassi che i proprietari hanno dovuto, invece, subire in altri contesti.

La ripresa è stata anche causata da un maggior accesso al credito, indispensabile per acquistare un appartamento. Secondo l’Agenzia delle Entrate, la richiesta di mutui è andata a buon fine nella maggior parte dei casi: nelle situazioni più gravi (Lodi e Mantova), si è ottenuto un sostanziale pareggio con la casistica riferita all’anno 2013.

Dove la crescita si è stabilizzata, si è tornati ai tempi d’oro dei primi mesi del 2014. L’Osservatorio Immobiliare conferma quindi una crescita nelle compravendite immobiliari, almeno per la Lombardia, che ha saputo coniugare politica ed esigenze dei proprietari senza dover aumentare il carico fiscale a carico dei cittadini.

Ben diversa la situazione delle altre Regioni italiane, dove la crisi e l’assenza di una politica nazionale attenta hanno causato una bolla speculativa, segnalata dal un diffuso “segno meno” per quanto riguarda i valori immobiliari, soprattutto nelle Regioni del Sud Italia.